Public engagement, science education, open access non sono più elementi accessori alla produzione di conoscenza, ma modalità innovative di fare ricerca e formazione per migliorarne l’impatto sulla società. È questa l’intenzione dietro la formula Responsible Research and Innovation (RRI), di cui in Europa si parla ormai da alcuni anni.

Le università italiane sono pronte ad attivare questa nuova dimensione di coinvolgimento? Come cambieranno ricerca e didattica? Quali strumenti sono già a disposizione per organizzare, valorizzare e valutare il public engagement?

Il workshop Destinazione Public Engagement ha rappresentato il primo tentativo di coordinare a livello nazionale la discussione su questi temi e si è posto l’obiettivo di condividere riflessioni, esperienze e proposte di intervento per avviare un processo di cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle nostre università. Le sessioni plenarie del pomeriggio di giovedì 10 e venerdì 11 dicembre sono state trasmesse in diretta streaming su Unito Media ed è possibile rivedere gli interventi ai seguenti link: prima giornata; seconda giornata.

Le proposte operative emerse dai sei gruppi di lavoro sono state raccolte in un documento programmatico, che sarà a breve disponibile sul sito di PERCORSI, il progetto selezionato da ANVUR nell’ambito del secondo “Concorso pubblico di idee di ricerca”, che ha come scopo l’individuazione di strategie per istituzionalizzare tutte quelle azioni di apertura e dialogo verso la società già intraprese dagli Atenei e dai Centri di Ricerca italiani e di cui il workshop è stata la prima tappa. Ricercatori e personale amministrativo interessati alla Terza Missione nelle università e nei centri di ricerca italiani sono invitati a partecipare al lavoro di progettazione registrandosi qui.

Il workshop Destinazione Public Engagement è nato su iniziativa dell’Università degli Studi di Torino e del Centro Interuniversitario Agorà Scienza, con il patrocinio della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) e in collaborazione con il Comitato per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica del MIUR - Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il Politecnico di Torino.