Il 27 aprile si è svolta la tappa conclusiva della settima edizione di Scienza Attiva, il percorso di informazione, confronto e dialogo iniziato lo scorso novembre e che si è sviluppato tra le aule e il web coinvolgendo oltre 4000 studenti, insegnanti e ricercatori di tutta Italia.

Durante l’incontro si è discusso di tecnologie per l’agricoltura, educazione alimentare e sviluppo sostenibile: sono queste le tre aree di intervento entro le quali gli studenti, sotto la guida dei ricercatori e degli esperti, hanno individuato alcuni temi cruciali e potenzialmente controversi. Dopo aver valutato il margine di cambiamento e l’impatto sulla società hanno provato loro stessi a dare qualche risposta.

Tra le più interessanti presentate all’evento finale quella della I C del Tacito di Terni, Cibus Noster, un gruppo facebook con regole ben articolate per lo scambio di prodotti alimentari a km e..a "costo" 0; ECO-house: la casa ECOsostenibile, ECOnomica E COmoda! è la proposta della II BL dell'Ascanio Sobrero di Casale Monferrato, che ha progettato con l'aiuto dell'Ing. Piero Marchisio una vera casa passiva; della III B del San Giuseppe Calasanzio di Carcare l'idea di recuperare una ex fabbrica e farne un orto urbano in piena zona industriale sfruttando la coltura idroponica e poi la tessera del consumo italiano proposta dalla III B del Melchiorre Gioia di Piacenza per promuovere l'acquisto di prodotti tipicamente made in Italy.


Tutte le proposte sono raccolte nell’e-book scaricabile gratuitamente al link: http://www.scienzattiva.eu/wp-content/uploads/2016/04/Book-proposte-studenti-Scienza-Attiva-2015-2016.pdf.


Hanno partecipato al dibattito: Monica Cerutti, Assessore della Regione Pimeonte, Ezio Ferroglio, Delegato all'Orientamento dell'Università di Torino, Gianluigi Bulsei dell'Università del Piemonte Orientale, Franco De Michieli, Vincenzo Girgenti, Amedeo Reyneri e Giuseppe Pignata dell'Università di Torino, Filippo Spertino del POlitecnico di Torino, Gianluca Alimonti dell'INFN di Milano e Andrea Ponta di Iren. La discussione è stata moderata da Gianfranco Pomatto, ricercatore presso l'Università di Torino, esperto di processi partecipativi e facilitatore professionista.


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