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Ognuno di noi nasce con 100 miliardi di neuroni collegati tra loro da migliaia di miliardi di connessioni, il che ci permette di pensare, muoverci, ricordare, amare, odiare, contrattare i prezzi al mercato e preparare conferenze.

Numero, tipo, sede di ogni neurone all'interno della complessità del cervello sono in gran parte determinati dalla genetica. Ma come può "la genetica" prevedere tutto ciò che succederà nel mondo che ci circonda? Se il mondo cambia (e tutti sappiamo che questo accade continuamente), come potremmo adattarci alle nuove situazioni? È possibile cambiare la struttura dei contatti tra i neuroni o il loro numero nell'arco della nostra vita? Possiamo sostituirli quando vengono danneggiati o addirittura persi, come nell'Alzheimer, nel Parkinson o nell'ictus? È vero che il nostro cervello contiene cellule staminali attive anche negli individui anziani? E soprattutto: come sarà il nostro cervello all’età di 90 anni?

Queste sono solo alcune delle domande che negli ultimi vent'anni hanno appassionato neuroscienziati, affascinato cittadini curiosi di scienza, e dato speranza a pazienti con malattie neurologiche. Interpretando i ruoli dello scienziato ottimista e di quello pessimista, due ricercatori torinesi - Luca Bonfanti e Paolo Peretto - cercheranno di dare alcune risposte raccontando la storia, lo stato attuale e il futuro delle ricerche sulla plasticità cerebrale.


QUANDO? Venerdì 10 Marzo 2017, ore 21
DOVE? Aula Magna di Agraria e Medicina Veterinaria UniTO (sede di Grugliasco)


L'ingresso è libero. Si consiglia di prenotare entro il 9 marzo scrivendo all'indirizzo seralmente@gmail.com.

Come raggiungere la sede dell'incontro.