EUSP - European Student Parliaments

Debate science!

Quando e Dove 2,3 e 4 aprile 2014 al Campus Luigi Einaudi e al Consiglio Regionale del Piemonte Protagonisti Scuola secondaria di II grado Tipologia di progetto Evento Partecipanti 100 studenti

Altre Edizioni

16 Parlamenti in 13 Paesi europei. Un'opportunità unica per diventare protagonisti del dibattito pubblico sulle politiche del futuro.

EDIZIONE 2014

Agorà Scienza ha organizzato la prima edizione del Parlamento degli Studenti a Torino il 2, 3 e 4 aprile 2014 a cui hanno partecipato 100 studenti delle scuole secondarie di II grado di Torino e provincia. Il progetto ha rappresentato un’occasione per coinvolgere e informare i cittadini del futuro su alcuni temi chiave delle politiche di sviluppo della Città di Torino (e delle maggiori città europee) sperimentando i meccanismi decisionali propri della democrazia applicati a temi scientifici.

Il Parlamento si è aperto con due lezioni magistrali tenute dal prof. Valentino Castellani, Vice-Presidente dell'Associazione Torino Strategica, e dalla prof.ssa Laura Maria Scomparin, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torino. Le lezioni, dal titolo ″Il futuro della nostra Città″ e ″A scuola di Diritto Pubblico″, sono state trasmesse in diretta streaming su Unito Media. Puoi rivederle on demand a questo link.

IL TEMA: IL FUTURO DELLA NOSTRA CITTÀ

Il tema principale che ha dato il segno al progetto è stato “IL FUTURO DELLA NOSTRA CITTÀ”. Al suo interno sono stati individuati 5 temi di approfondimento, dibattuti da altrettante Commissioni (20 studenti ciascuna). Per ogni tema sono stati forniti materiali didattici utilizzati dagli studenti per preparare la loro partecipazione al Parlamento.

  • Mobilità del futuro: nuovi approcci nella città
  • Demografia urbana
  • Forme di partecipazione civile in città
  • Risorse in città: agricoltura e orti urbani
  • Smart city: vivere in una rete urbana


I LAVORI PARLAMENTARI

Per ogni tema è stato individuato un esperto che ha fornito agli studenti gli strumenti necessari per esaminare in maniera critica una problematica legata alla città. Questa è stata presentata da un rappresentante istituzionale, individuato tra gli Assessori e i Presidenti delle Commissioni consiliari della Città di Torino. Il lavoro delle Commissioni è stato guidato da tutor selezionati tra giovani dottorandi e ricercatori degli Atenei piemontesi.

I 3 giorni di lavori parlamentari sono stati articolati come segue. Nel corso dei primi 2 giorni ogni Commissione con l’aiuto degli esperti e dei tutor ha approfondito e discusso il tema prescelto per arrivare alla formulazione delle proposte presentate e discusse con gli altri giovani Parlamentari il terzo giorno dei lavori, nella seduta plenaria conclusiva che si è svolta nella sede del Consiglio Regionale del Piemonte. In questa occasione sono stati eletti i 5 studenti che porteranno le proposte piemontesi a Copenhagen per discuterle con gli altri studenti provenienti da tutta Europa.


RISULTATI

Al termine dei lavori, le proposte approvate dal Parlamento sono state consegnate ai rappresentanti delle istituzioni e raccolte in un position paper tradotto e caricato sul sito internazionale del progetto www.student-parliaments.eu.

SCARICA IL RESOLUTION BOOKLET.


LA CORNICE: ESOF2014 – Euroscience Open Forum

Dal 21 al 26 giugno 2014 Copenhagen ha ospitato la sesta edizione dello EuroScience Open Forum, il meeting europeo dedicato alla ricerca scientifica e all’innovazione che si svolge con cadenza biennale in una città europea e che nel luglio 2010 fu ospitato con grande successo a Torino. Nell’ambito di ESOF2014, come già fu a Torino, è stato realizzato un Programma per le Scuole, nel quale rientra il progetto European Student Parliaments. www.esof2014.org


  • TEMI

    • Mobilità del futuro: nuovi approcci nella città

      In collaborazione con l'Assessorato Viabilità e Trasporti della Città di Torino e con 5T

      Il sistema della mobilità dovrebbe consentire a ciascuno l'esercizio del proprio diritto a muoversi, senza gravare, per quanto possibile, sulla collettività in termini di inquinamento atmosferico, acustico, di congestione e incidentalità.

      Come ci sposteremo in futuro? La e-car è davvero la soluzione o è il concetto stesso di “macchina” ad essere ormai superato? Lo stile di lavoro mobile è davvero una possibilità per il futuro?
      Quali sono le sfide che la nostra città deve affrontare per sviluppare un sistema di trasporti più efficiente dal punto di vista ambientale?

      Picture: WiD

      Mobilità collettiva (sistema integrato dei trasporti nell'area metropolitana), mobilità individuale (mobilità ciclabile, bike sharing, car sharing...) e mobilità intelligente (sistemi ITS - Intelligent transport systems, propulsioni alternative) sono gli aspetti da cui partiremo, grazie all’aiuto dei nostri esperti.

      Quella della mobilità, in tutte le sue forme, è ormai diventata la variabile strategica su cui si gioca in buona misura la sostenibilità dei sistemi urbani. La soluzione di un problema complesso come quello di rendere sostenibile la mobilità urbana richiede un forte impegno sul piano dell'innovazione, a cominciare dai metodi e dai contenuti delle politiche urbane. A questo scopo, la Città di Torino ha approvato, nel 2011, il PUMS - Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

      La strategia del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Torino è quella di indurre un riequilibrio della domanda di trasporto tra collettivo e individuale, in modo da ridurre la congestione e migliorare l'accessibilità alle diverse funzioni urbane. Il PUMS, che è coerente con le linee della sostenibilità economica, sociale e ambientale enunciate nei principi guida della strategia comune europea in materia di mobilità, ha definito sette strategie prioritarie, strettamente legate fra loro, alle quali sono state associate le tematiche che possono soddisfare al meglio le diverse componenti della mobilità (piano sistema). Prevede scenari scadenzati nel tempo (piano processo) e la misurazione periodica degli effetti prodotti dalla sua attuazione nel corso del periodo di validità (piano di monitoraggio).

      Il PUMS essendo un piano flessibile, che guarda a un traguardo temporale di circa 10-15 anni, potrà essere nel tempo integrato con azioni e misure purché rispondenti ai principi base che lo sostengono, forse anche grazie ai suggerimenti dei nostri giovani parlamentari!

      PANEL DI ESPERTI

      Claudio Lubatti - Presidente dell'Agenzia Regionale Della Mobilità Metropolitana e Assessore Viabilità, Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Politiche per l'area Metropolitana - Città di Torino

      Trentacinque anni, dopo una lunga esperienza in circoscrizione ha trascorso sette anni nell'amministrazione della Provincia di Torino e ha iniziato l'avventura al fianco del Sindaco Fassino nel 2011, accettando l’incarico di Assessore Viabilità, Infrastrutture, Trasporti e Mobilità. In particolare, ha concentrato la sua attenzione sui temi di mobilità sostenibile, sulle riorganizzazioni del trasporto pubblico e sull'ambizioso progetto della regolazione della logistica merci in città. Si occupa in Anci della costruzione della Città Metropolitana Di Torino.

      Elena Bosio - Direzione Infrastrutture e Mobilità, Città di Torino

      Dal 2003 è funzionario in posizione organizzativa “Pianificazione Mobilità” dove si occupa del coordinamento dell’ufficio pianificazione della mobilità e dei trasporti ed è responsabile della redazione di Piani urbani del traffico cittadini e dei grandi eventi (Olimpiadi 2006 e Ostensioni Sindone). Si occupa inoltre dell’organizzazione di mostre e convegni nel campo della mobilità e dei progetti di comunicazione legati a questi temi. In passato si è occupata, come ricercatore incaricato presso il Comune di Torino, della redazione del Nuovo Piano Regolatore della Città (1990-1994).

      Stefano Cianchini - Direzione Infrastrutture e Mobilità, Città di Torino

      Dal 2003 Funzionario in P.O. Servizio Mobilità con funzioni di coordinamento e controllo interventi sugli impianti semaforici, sui sistemi telematici per la gestione del traffico, gestione del Progetto Strategico Mobilità, del controllo elettronico ZTL, del progetto Autovelox e del progetto Pilomat. Ha partecipato come progettista / collaboratore / direttore operativo a 48 gruppi di progettazione di opere pubbliche. Dal 2008 responsabile della banca dati della mobilità del PUMS. Dal 2011 segue alcuni progetti europei nell’ambito della mobilità sostenibile. In passato, come Funzionario Settore Mobilità, ha svolto funzioni di coordinamento e controllo interventi sugli impianti semaforici e sui sistemi telematici per la gestione del traffico. Ha partecipato come progettista / collaboratore / direttore operativo a 5 gruppi di progettazione di opere pubbliche.

      Fabrizio Arneodo - ITS Design & Development Manager, 5T

      Laureato in Scienze dell'Informazione presso l'Università di Torino, come ITS Design and Development Manager di 5T (società in-house della Città di Torino, Regione Piemonte, GTT e Provincia di Torino), Fabrizio Arneodo si occupa della progettazione e dello sviluppo di sistemi ITS (Intelligent Transport Systems) per il controllo e monitoraggio del traffico e del trasporto pubblico. Partecipa attivamente ai gruppi di standardizzazione dove vengono trattate tutte le tematiche relative ai sistemi ITS: a livello nazionale partecipa ai lavori della commissione ITS di UNINFO ed a livello europeo collabora col CEN nel TC278. Nell’arco della sua carriera ha maturato specifiche competenze nella gestione dei sistemi informativi, anche attraverso certificazione ITIL e tecnologiche nel dominio delle telecomunicazioni avendo coordinato diversi progetti di sviluppo di prodotti per la pianificazione e ottimizzazione delle reti mobili (GSM/GPRS, UMTS, CDMA, HSDPA).

      Tutor: Massimiliano Curto

      Si è laureato nel marzo 2008 in Ingegneria dell’autoveicolo presso il Politecnico di Torino dopo aver studiato presso la “Politecnica de Madrid” – Spagna e la “Surrey University” – UK. Dopo la Laurea ha lavorato in Ferrari Gestione sportiva per 2 anni occupandosi della progettazione della trazione elettrica applicata al veicolo di Formula 1. Attualmente è assegnista di ricerca presso il Politecnico di Torino presso il Dipartimento di Energia e collabora a diversi progetti di ricerca legati al tema della mobilità (www.e-gomotion.eu - www.sage-project.eu)

    • Demografia urbana

      In collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Giovanili, Pari Opportunità e Politiche Per la multiculturalità e l'integrazione della Città di Torino.

      Picture: WiD

      Il nostro Paese sta attraversando profonde trasformazioni che impongono la consapevolezza e la capacità di affrontare nuove sfide con risorse che devono essere soprattutto culturali. I grandi flussi migratori, destinati a segnare la nuova composizione di società multietniche e sempre più multiculturali, sono un dato che concerne l’evoluzione naturale delle società e dei popoli, da vivere dunque non come problema ma come occasione di crescita e sviluppo. Le grandi trasformazioni sociali impongono anche importanti trasformazioni culturali in grado di ispirare legislazioni aperte, utili a predisporre e gestire i processi di cambiamento, con strumenti appropriati atti a favorire la crescita degli individui. Accettare il diverso da sé, e condividere con lui i propri spazi, deve fare i conti con la paura, spesso irrazionale e ancor più sovente conseguenza di disinformazione e non consapevolezza circa fenomeni che sono destinati a coinvolgere ogni cittadino europeo, e non solo italiano. Torino è oggi una metropoli europea, pur avendo mantenuto una propria identità, le radici antiche e la sua accattivante provincialità. È una città che nel recente passato ha già vissuto il fenomeno dell’immigrazione dal sud del Paese, si è cioè già misurata con rifiuti, con esclusioni, con forme di razzismo allora rivolte nei confronti dei “terroni”, donne e uomini che oggi sono torinesi a tutti gli effetti e che hanno cambiato l’identità culturale della città. Di questo lungo e doloroso periodo, Torino ha fatto esperienza saggia e oggi può essere considerata una delle città più aperte e innovative per quanto concerne la gestione delle politiche destinate all’integrazione, pur con tutte le contraddizioni e le fatiche che processi di questa portata comportano. Oggi Torino affronta dunque un altro tipo d’incontro e d’integrazione, questa volta con una sensibilità e una crescita maturata che la rende più capace di affrontare il cambiamento.

      L'esperta per questo tema è

      ILDA CURTI -Assessore alle Politiche Giovanili, Pari Opportunità e Politiche Per la multiculturalità e l'integrazione della Città di Torino

      Livornese di nascita, laurea in Filosofia conseguita a Pavia, ha lavorato a Bruxelles come assistente parlamentare; ricercatore associato all’Università di Aix-en-Provence dal 2004 al 2006. Fondatrice e membro del Cda della Fondazione Fitzcarraldo fino al 2006. Dirigente comunale alle Relazioni internazionali (1994- 2001) e direttore del Progetto The Gate (1997-2006), è assessore alle Politiche per l’Integrazione, Rigenerazione urbana e Arredo urbano nella seconda Giunta Chiamparino. È attualmente presidente della rete europea Quartiers en crise. Nel 2010 viene insignita dell’onorificenza di Chevalier dans l’Ordre National du Merite della Repubblica Francese, su decreto del Presidente della Repubblica Francese Nicolas Sarkozy.

      Tutor: Andrea Freddi

      Andrea Freddi (classe 1984) sta svolgendo un dottorato di ricerca in antropologia presso l'Università di Torino. Ha condotto ricerche su migrazioni transnazionali e politiche multiculturali in diversi contesti quali Italia, Guatemala e Stati Uniti. Ha vissuto per un anno in una comunità maya guatemalteca dove ha avuto modo di studiare l'impatto destabilizzante della migrazione di massa verso gli USA e la conseguente trasformazione della cultura e delle società locali.

    • Forme di partecipazione civile in città

      In collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale della Città di Torino

      Partecipare ai cambiamenti della propria città e della società in cui si vive è qualcosa che tanti desiderano, favorire la partecipazione è un obiettivo che molti amministratori si pongono. Solo pochi – almeno così si dice – riescono però a partecipare davvero alla vita civile, a far sentire la propria voce. È proprio così? Perché?

      Picture: WiDPer riflettere sul tema partiremo dalla distinzione tra la partecipazione alle scelte “politico-amministrative” (partecipazione politica) e la partecipazione nella società (partecipazione non-politica, o “partecipazione del fare”). Entrambe trovano la propria base nella Costituzione, e varrà la pena soffermarci per un momento su di essa e sugli strumenti di partecipazione attiva che, direttamente o indirettamente, ne derivano.

      La partecipazione alle scelte pubbliche ha poi alcuni strumenti specifici, che passeremo in rassegna con un’attenzione particolare ai cosiddetti “istituti di partecipazione popolare” (soprattutto a livello locale) e al tema dell’informazione. Questo tipo di partecipazione non gode di ottima salute: vedremo in che senso, in quali ambiti e cercheremo di capirne le cause.

      La partecipazione non-politica vive di pratiche diverse e ha dunque altri strumenti: dall’associazionismo alle professioni, dal volontariato alla cultura. Vedremo come agire in vari modi nella propria città e in generale nella comunità può essere una forma di partecipazione ai cambiamenti e può incidere sulle scelte che riguardano il nostro futuro.

      Infine rifletteremo sul tema della rappresentanza, cioè del metodo democratico con cui singoli e gruppi possono diventare uno strumento per la partecipazione degli altri.

      Più che "esperti" saranno con noi alcuni protagonisti dei diversi modi di partecipare ai cambiamenti della città e della comunità in cui si vive: rappresentanti, volontari, professionisti, attivisti porteranno brevi testimonianze ognuno della propria scelta in termini di partecipazione attiva. L’insieme di problemi e strumenti, insieme a una spolverata di pratiche di partecipazione poco utilizzate in Italia, saranno la base per cercare soluzioni nuove… e partecipate.

      PANEL DI ESPERTI

      Marta Levi - Vice-Presidente del Consiglio Comunale della Città di Torino

      Nata a Torino nel 1964, il 4 dicembre. Ha esercitato la professione di architetto, che ha sospeso per un anno per seguire una sua vecchia passione: fare il falegname. Come consigliere comunale dal 1993 al 2001 si è occupata di ambiente, di territorio e di edilizia popolare. Nel 2004 ha assunto la presidenza di Seta s.p.a., azienda pubblica di raccolta rifiuti dei comuni dell’area nord di Torino. Dal 2006 al 2011 è stata Assessore nella seconda Giunta Chiamparino, con delega alle Politiche Giovanili, alle Pari Opportunità, ai Tempi della Città, al Decentramento e all’Area Metropolitana. Dal 2011 è Vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino.

      Valentina Pazè - Ricercatrice di filosofia politica presso l'Università degli Studi di Torino

      Si occupa di filosofia politica e dal 2006 è ricercatrice in questa disciplina all'Università di Torino. Da alcuni anni insegna Teorie dei diritti umani per il corso di laurea in Scienze Internazionali, sempre a Torino, ed è autrice di alcuni testi sul tema, tra i quali il più recente “In nome del popolo. il problema democratico” (2011, Laterza)

      TestimonialMarco Bosio - architetto urbanista

      Valerio Brescia - volontario Croce Verde

      Lisa Parola - curatrice d'arte

      Alessandro Battaglia e Marco Consiglio - attivisti movimento Lgbt

      Giuliano Antoniciello - rappresentante universitario in senato accademico

      Claudio Tocchi - social media worker

      Tutor: Antonio Vesco

      Si è laureato in Antropologia all'Università di Torino nel febbraio 2010. Sta concludendo un dottorato di ricerca tra l'Università di Siena (Antropologia, Etnologia, Studi Culturali) e l'Université Paris I Panthéon-Sorbonne (Science Politique), con una tesi sui meccanismi di aggregazione del consenso tra i consiglieri municipali del Movimento per le autonomie a Catania. Ha svolto attività di ricerca sulla politica territoriale e sul fenomeno mafioso. Tra il 2010 e il 2013 è stato impegnato in due progetti di ricerca promossi dalla Fondazione RES di Palermo, pubblicando alcuni contributi sui processi di radicamento delle mafie in Sicilia e nel nord-est d'Italia.

    • Risorse in città: agricoltura e orti urbani

      In collaborazione con la Commissione Ambiente della Città di Torino, con l’Assessorato all’Innovazione, allo Sviluppo e alla Sostenibilità ambientale della Città di Torino e con Fondazione Mirafiori

      È un dato ormai riconosciuto che l'agricoltura urbana porta con sé vari benefici dal punto di vista sociale, poiché implica un uso attivo del territorio urbano da parte della popolazione. La presenza di orti urbani in un quartiere può creare interazione tra le persone, portando alla nascita di reti informali di scambio e aiuto e un maggiore senso di appartenenza al territorio che si riflette in una maggiore attenzione al contesto urbano allargato. La presenza degli orti si traduce quindi spesso in una maggiore coesione sociale, aumentando la vigilanza del territorio e incentivando gli abitanti a vivere più tempo negli spazi pubblici. Le Commissioni Consiliari della Città di Torino (Ambiente e Istruzione) hanno verificato, tramite sopralluoghi presso cooperative agricole, cascine e orti comunali, come l'agricoltura urbana possa diventare anche un importante strumento educativo.

      Picture: WiD

      Il tema dell'agricoltura urbana e periurbana, ormai da anni oggetto di studio da parte di ricercatori, pianificatori, paesaggisti e architetti, si pone al centro di un interessante dibattito sul futuro della città. Negli ultimi decenni un massiccio sviluppo immobiliare e infrastrutturale ha comportato un imponente consumo di territorio sia nel contesto urbano, sia nelle aree periurbane. In questo contesto l'agricoltura e l'orticoltura urbana e periurbana possono costituire un valido aiuto per la soluzione di problemi alimentari ed ecologici, e possono altresì concorrere, in particolare nell'area metropolitana torinese, a ridurre i costi di gestione del vasto patrimonio di verde urbano e ad introdurre forme di gestione alternativa.

      Per questi motivi nel 2012 è nato il progetto TOCC - Torino Città da Coltivare che ha promosso l'analisi delle aree destinate a verde dal piano regolatore urbanistico, utilizzabili per attività agricole di tipo tradizionale o sociale nonché la predisposizione dei provvedimenti tecnici ed amministrativi atti a definire ed incentivare tutte le forme di valorizzazione dei terreni e dei fabbricati per progetti di agricoltura urbana. Inoltre nel 2013 il Comune di Torino, visto il mutato quadro culturale che caratterizza i temi dell'ambiente e dell'agricoltura anche in un ambito metropolitano, ha riscritto il regolamento degli orti urbani, ormai datato 1986, per coinvolgere attivamente fasce di popolazione che con il regolamento vigente non riuscivano ad accedere alla coltivazione di orti urbani. Il nuovo regolamento risponde alle nuove esigenze di produzione sostenibile, ai nuovi stili di vita ispirati al biologico, alla filosofia del Km 0, alla necessità di favorire la pratica degli orti collettivi e di quelli con finalità educative, pedagogiche, terapeutiche e culturali.

      Dall’analisi di queste e altre misure prenderà le mosse la riflessione sul tema, grazie alla guida dei nostri esperti.

      PANEL DI ESPERTI

      Marco Grimaldi - Presidente Commissione Ambiente della Città di Torino

      Ha 33 anni, torinese, è attivo politicamente sin dagli anni del Liceo. A soli 25 anni viene eletto in Consiglio Comunale a Torino. Il suo impegno è rivolto da subito alla cultura giovanile, alla lotta alle nuove dipendenze e all’ambiente: dalle mozioni sui trasporti notturni all’impegno per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, dalla fondazione di Torino Sistema Solare fino al sostegno dei Movimenti per l’acqua pubblica. Dal 2011 è nuovamente Consigliere Comunale, eletto Presidente della Commissione Ambiente. Sono sue le proposte sull'emergenza abitativa, sull'uso temporaneo degli immobili e sul fondo salvasfratti, il nuovo regolamento sugli orti urbani e il Biciplan.

      Sabino Palermo - Dirigente del Servizio Grandi Opere del Verde della Città di Torino

      Ezio De Magistris - Coordinatore del gruppo di lavoro del progetto Torino Città da Coltivare, Città di Torino

      Isabella De Vecchi - Vice-Presidente Fondazione Mirafiori

      Esperta in azioni di sviluppo locale delle comunità e di marketing territoriale. Ha coordinato le azioni di accompagnamento sociale a programmi di rigenerazione urbana nel Comune di Torino e Moncalieri. Ha collaborato alla progettazione di centri visite di Parchi e Aree Protette, alla riqualificazione di aree verdi e alla valorizzazione di aree agricole urbane e alla progettazione e gestione di orti urbani.

      Tutor: Matteo Baldo

      Si è laureato in Educazione Professionale presso l'Università di Torino, con il riconoscimento, da parte dell’Unione Industriale, del Premio Optime. Ha conseguito una laurea magistrale in Sociologia presso la medesima Università, discutendo una tesi di ricerca sull’orticoltura urbana, esito di un’indagine esplorativa nell’area d’interesse del progetto MiraOrti. É vincitore del bando "Smart Cities and Social Innovation" con il progetto Orti generali. Ha lavorato come consulente presso servizi per disabili e come educatore per un progetto di prevenzione minori in Mirafiori sud, Torino. Ha svolto attività di orientamento post-diploma e di ricerca sociale di tipo quantitativo e qualitativo.

    • Smart city e social innovation

      In collaborazione con l’Assessorato all’Innovazione, allo Sviluppo e alla Sostenibilità ambientale della Città di Torino, Fondazione Torino Smart City e Torino Wireless

      Lo scenario che si presenta quando si guarda all’evoluzione delle città è costituito da molti fattori, alcuni di questi davvero impressionanti per l’impatto che possono avere sulla qualità della vita delle persone in futuro. In città vivranno più di 2 miliardi di persone nel mondo, in maggioranza giovani, in quartieri poveri, in condizioni di elevata complessità ambientale, sociale, economica e tecnologica, dove le risorse saranno sempre più scarse e le pressioni politiche, culturali e anche individuali presenteranno sfide sempre più articolate. In questo contesto l’unica possibile via di uscita che garantisca il benessere a lungo termine delle persone è l’introduzione di innovazioni in campo legislativo, tecnologico e culturale che possa garantire agli abitanti delle città un ambiente sano e un clima stabile, una catena del cibo basata sulla produzione locale, assistenza alle persone in difficoltà e ampie possibilità di accesso al lavoro.

      Picture: WiDLe Città e le comunità urbane sono oggi al centro del dibattito politico-istituzionale a livello europeo e nazionale che le individua quali protagoniste di un percorso di ridisegno strategico di sviluppo verso modelli di crescita al contempo sostenibile, intelligente ed inclusiva. Parlare di social innovation nell’ambito delle strategie smart city significa da un lato favorire una cultura diffusa dell’interazione sociale finalizzata a co-progettare le politiche di sviluppo cittadine tenendo al centro il cittadino-utente; dall’altro significa stimolare nuove forme di imprenditorialità che si pongono l’obiettivo di rispondere in maniera efficace ai bisogni del territorio trasformando idee innovative in nuovi servizi, prodotti, soluzioni in grado di creare al contempo valore economico e sociale per il territorio e la comunità.

      Quali policy costruire per attrarre innovatori sociali nel nostro territorio? Come rafforzare il ruolo di protagonismo delle giovani generazioni nella società, e scommettere sull’attrattività del territorio, rafforzando l’immagine di Torino come laboratorio d’innovazione e città europea, ambiente attento alla creatività giovanile e alla cultura inclusiva?

      PANEL DI ESPERTI

      Enzo Lavolta - Assessore all’Innovazione, allo Sviluppo e alla Sostenibilità ambientale della Città di Torino

      Nato 32 anni fa a Ostuni, è consulente del lavoro. Dal 2001 è eletto consigliere nella Circoscrizione IV. Nel 2004 è capogruppo dei Democratici di Sinistra, e l’anno successivo, viene nominato coordinatore della V Commissione Consiliare. Nel 2006 entra in Sala Rossa e, successivamente, gli è affidato l’incarico di presidente della Commissione Lavoro e attività produttive.

      Fabrizio Barbiero - Responsabile del progetto Torino Social Innovation, per il Servizio Fondi europei, Innovazione e Sviluppo economico, Città di Torino

      Una Laurea in Giurisprudenza e un master di specializzazione in Europrogettazione, si occupa dal 2003 della progettazione e del coordinamento di progetti per la promozione e sviluppo del territorio rivolti ai giovani. Dal 2006 è responsabile dell’Ufficio Fondi Strutturali della Città di Torino. Ha progettato e coordina TORINO SOCIAL INNOVATION, il programma della città di Torino per sostenere la nascita di imprese di giovani, capaci di rispondere a bisogni sociali emergenti in campi diversi (dall’educazione al lavoro, dalla mobilità alla qualità della vita, dalla salute all’inclusione sociale) e trasformare idee innovative in servizi, prodotti, soluzioni che sappiano creare al tempo stesso valore economico e valore sociale per il territorio e la comunità.

      Michele Fatibene - Assessorato allo Sviluppo, all'Innovazione e alla Sostenibilità Ambientale

      Torinese di nascita, laurea in Scienze Politiche con indirizzo Internazionale conseguita presso l’Università degli Studi di Torino, ha lavorato presso il Centro Europe Direct della Provincia di Torino. Responsabile prima dell’Ufficio Commissioni e poi dell’Ufficio Politiche Giovanili della Circoscrizione IV (Febbraio 2003 - Maggio 2011), ha seguito anche la trasformazione urbanistica dell’area Spina Tre con il Comitato Parco Dora. Attualmente si occupa del progetto Torino Smart City e del progetto Innova.TO presso l’Assessorato all’Innovazione, allo Sviluppo e alla Sostenibilità ambientale della Città di Torino.

      Enrico Ferro - Istituto Superiore Mario Boella, Responsabile dell’Area di Innovation Development

      Responsabile dell’area di Innovation Development presso l’Istituto Superiore Mario Boella, un team di venti ricercatori che si occupa di studiare gli aspetti strategici, socioeconomici e di policy inerenti le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Nella sua carriera ha lavorato in numerosi progetti di ricerca internazionale finanziati dalla Commissione Europea sia come supervisore scientifico che come esperto di dominio. Il dr. Ferro ricopre inoltre una posizione di docente a contratto presso il Politecnico di Torino e l’International Labour Bureau delle Nazioni Unite dove svolge attività di docenza sulla gestione dell’innovazione nel settore pubblico e privato. La sua attività di ricerca ha prodotto oltre quaranta pubblicazioni accademiche, un handbook of research e oltre cinquanta rapporti di ricerca.

      Stefano Pisu - Fondazione Torino Wireless

      Project Manager e Market Analyst presso l’ente no-profit per lo sviluppo del distretto ICT (Information and Communication Technologies) piemontese. Svolge incarichi di coordinamento di gruppi di lavoro per progetti e servizi di strategic advisory per piccole e medie imprese del territorio, di gestione progetti di innovazione in campo ICT per conto di committenti pubblici e di progetti di consulenza strategica per grandi clienti privati. È stato docente a contratto del corso di Business Planning del Master di II Livello in “e-business and ICT for Management” dal 2010 al 2012 e nel 2013 è stato coordinatore del progetto SMILE, per la stesura del MasterPlan di Torino Smart City.

      Tutor: Roberta Destefanis

      Nata nel 1985 a Torino, consegue la laurea specialistica in ‘’Design del prodotto ecocompatibile’’nel luglio del 2011, presso il Politecnico di Torino. L’interesse ad approfondire ed applicare la metodologia progettuale sistemica su sistemi aperti complessi, la conduce a lavorare per due anni come designer freelance specializzata nella progettazione di eventi “a ridotto impatto ambientale”, in collaborazione con Barley Arts e SlowFood. Attualmente lavora come systemic designer per SocialFare®| Centro per l’Innovazione Sociale di Torino, realtà multidisciplinare che si occupa di sviluppare idee, soluzioni e strategie per la nascita di nuove Imprese Sociali e servizi per il Bene Comune.

Ti potrebbero interessare anche

FRidA - Forum della Ricerca di…

Il portale della ricerca e del public engagement dell'Università di…

Lessico e Nuvole

Le parole del cambiamento climatico

Notte Europea dei Ricercatori

Scienziati e cittadini si incontrano nelle piazze d'Europa!

UniStem Day

La giornata internazionale della ricerca sulle cellule staminali